Per quanto riguarda la pratica crematoria, le famiglie devono attendere l’autorizzazione emessa dal Sindaco del Comune nel quale si è verificato il decesso.
L’autorizzazione viene rilasciata esclusivamente in presenza di una disposizione testamentaria sottoscritta dal defunto o, in alternativa, della certificazione manifestata dal coniuge o dal parente più prossimo defunto.
Nel caso in cui il defunto sia iscritto a una delle associazioni per la cremazione, come l’A.R.C., esso non deve sottoscrivere il testamento dal notaio ma può rilasciare una dichiarazione, scritta di proprio pugno, in cui esprime la volontà di essere cremato.
Tale dichiarazione, confermata da due testimoni, deve essere convalidata dal presidente dell’associazione di appartenenza.
Gli incaricati supportano le famiglie che scelgono il rito della cremazione, ricordando loro tutti i documenti necessari per ottenere l’autorizzazione del Sindaco. Uno di questi è il certificato redatto dal medico necroscopo, che dichiara escluso ogni sospetto di morte provocata da un reato. In caso di morte violenta, infatti, si dovrà attendere il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria.